LA CUCINA NELLE VALLI DI COMACCHIO
e nel FERRARESE
La cucina Ferrarese non è molto conosciuta in Italia, anche se una delle nostre specialità, l'anguilla marinata alla Comacchiese, è diventata uno dei principali piatti tradizionali Natalizi, si tratta di anguille pulite, cotte al forno o alla griglia e immerse nella marinatura a base di aceto, sale e acqua e 2 foglie d'alloro. L'anguilla marinata è pronta dopo un mesetto di marinatura e si conserva fino a 6 mesi in frigorifero.
L’Anguilla di Comacchio, regina delle valli la potrete gustare in innumerevoli modi, preparata nel rispetto della tradizione della cucina Comacchiese.
Il principale metodo per cucinare l'anguilla, rimane quello tradizionale di farla alla brace, dopo averla spaccata in due va messa sulla griglia con
la pelle verso i carboni ardenti, in modo che il calore sciolga completamente i suoi grassi e la carne rimanga croccante e saporita.
La tradizione culinaria di Comacchio e del Delta del Po ha come gustosi protagonisti oltre all’anguilla, anche orate, cefali, branzini e le famose vongole della Sacca di Goro, sono tutti piatti presenti nel nostro menù.
Altro piatto tipico che potrete gustare nel nostro ristorante, sono i cappellacci o i tortelli di zucca, dal caratteristico sapore agrodolce.
Fra i prodotti di eccellenza della cucina ferrarese vi consigliamo di assaggiare:
il Pane Ferrarese detto Coppia, dalla caratteristica forma intrecciata a croce e con un croccante cuore centrale, riconosciuto per la sua unicità prodotto ad Identificazione Geografica Protetta (I.G.P.).
Infine tra i dolci ferraresi, c'è il rinomato panpepato, i mandolini del ponte, biscottini a base di mandrole, zucchero, farina, uova e burro, e il celebre topino di Comacchio, un biscotto a forma di topolino che viene preparato solo il 1 e 2 Novembre.
ED ECCO LA RICETTA FERRARESE DELLE:
RANE FRITTE E DELLE RANE AL SUGO (IN UMIDO)
Ingredienti per 4-5 persone:
un chilo di rane pulite
strutto o olio d'oliva
farina
sale e pepe
Per il sugo:
350 grammi circa di pomodoro a pezzi
un battuto di lardo
rosmarino e aglio tritati
Preparazione:
Sistemate le rane con le zampette incrociate, salatele un po' e passatele nella farina. Lasciatele riposare circa 10 minuti, passatele ancora nella farina e friggetele immediatamente in strutto o olio bollente.
Per preparare le RANE FRITTE, levatele quando sono appena dorate e servitele spolverando di sale e pepe.
Se si devono preparare le RANE AL SUGO bisogna lasciarle friggere ancora un po', e occorre preparare questo sugo.
Mettete il lardo battuto, aglio e rosmarino in padella facendo soffriggere fino a quando il lardo sarà sciolto. Aggiungete le rane e il pomodoro e continuate a cuocere fino a quando il sugo sarà ben ristretto, aggiustate di sale e pepe e servite.
RICETTA FERRARESE DEI:
I TORTELLI DI ZUCCA o CAPPELLACCI
I tortelli di zucca sono un piatto della tradizione mantovana e ferrarese che una volta era proposto come piatto tradizionale della vigilia di Natale.
Da noi, nel ferrarese i tortelli di zucca vengono chiamati, cappellacci di zucca forse per la forma del prodotto, vagamente somigliante a quella del cappello di paglia dei contadini ferraresi, chiamato appunto "caplaz" in dialetto ferrarese.
La differenza sostanziale tra i tortelli e i cappellacci è la presenza della mostarda e degli amaretti nei tortelli mantovani, che è assente nei nostri cappellacci ferraresi.
Tempo di preparazione: 45 minuti
Ingredienti per 4 persone:
3 uova
400 gr. di farina
1 kg. di polpa di zucca gialla
Parmigiano grattugiato
Noce moscata
2 foglie di salvia
100 gr. di burro
1 uovo
Pangrattato
Preparazione:
Preparare una buona sfoglia.
Mettete la farina sulla spianatoia a fontana e nel mezzo le uova, quindi iniziate a impastare e lavorate il tutto per circa 15 minuti senza aggiungere né sale né acqua.
Stendete la sfoglia con il matterello e lasciatela riposare un quarto d'ora.
Intanto mettete nel forno molto caldo la zucca gialla con la scorza ma senza i semi ed arrotolata con carta stagnola. Lasciatela cuocere per 20 minuti e poi toglietela dal forno e lasciatela raffreddare.
Preparate in una ciotola la polpa della zucca e tritatela grossolanamente.
Ottenuto questo composto denso, unitevi un uovo, un bel pizzico di noce moscata, il pangrattato ed il parmigiano, sale e pepe.
Il ripieno dei cappellacci deve essere piuttosto denso, regolatevi quindi con il parmigiano ed il pangrattato per ottenere la densità desiderata.
Tagliate a questo punto la sfoglia in quadratoni con il lato di 5 o 6 centimetri e ponetevi al centro un cucchiaio abbondante di impasto di zucca, chiudete il quadrato in diagonale in modo da formare un triangolone e, successivamente unite le due estremità come per fare un tortellone.
Fate lessare per 4 minuti i cappellacci in acqua bollente salata e poi saltateli in padella con un bel fondo di burro abbondante, la salvia ed ancora un pizzichino di noce moscata.
Serviteli caldi con una spolverata abbondante di parmigiano e delle foglie di salvia per guarnire il piatto.
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