OSTERIA DOC 
   ROMA TESTACCIO

OSTERIA DOC ROMA TESTACCIO - via Franklin 9 - RISTORANTE TRATTORIA ENOTECA   OSTERIA DOC A TESTACCIO ROMA ITALY - CHEF RICCARDO FANUCCI - SPECIALITA' di MARE: LINGUINE ALLO SCOGLIO CON GRANSEOLA - VINI DOC - Buona cucina e prezzi onesti....

Dicono di noi:

Roma del Gambero Rosso 2003:
In una zona che pullula di locali e localini, il più delle volte di qualità discutibile,
ecco finalmente un posto che offre buona cucina a prezzi onesti.

Trova Roma di Repubblica 28 febbraio 2002
A Testaccio per una cena DOC

Repubblica Marzo 2002
Una grotta "DOC" ai profumi di pane, vino e cannella       Una luce deliziosa è
spuntata a Testaccio: la piccola grotta del gusto


Roma Sur La Terre estate 2002
Nuovi Locali & Ristoranti: DOC       E' il posto giusto per chi sa apprezzare la
buona cucina e il buon vino.


Time Out Roma ottobre 2002
DOC       Nella "rive gauche" testaccina, fatta di locali di ogni tipo.....

Roma c'è ottobre 2002
Osteria Bottiglieria       A pochi metri dall'ex mattatoio di Testaccio...





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Osteria DOC a Testaccio ha CHIUSO
LO CHEF RICCARDO FANUCCI STA PER APRIRE UN NUOVO LOCALE


Il nostro Chef   Riccardo vi farà assaggiare le sue ricette di cucina tradizionale, interpretata con originalità, fantasia e buongusto...
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Dove eravamo
DOVE SIAMO










Ecco alcune recensioni sul locale Osteria DOC

Roma c'è ottobre 2002

Osteria Bottiglieria
A pochi metri dall'ex mattatoio di Testaccio, nessuna insegna, solo due piccoli lampioni di ghisa illuminano l'ingresso vetrato di DOC. Qualche gradino da scendere e Antonella, responsabile di sala, accoglie gli ospiti in uno spazio simile ad una cantina o una taverna. Informale, accogliente, attenta cura per i dettagli: tovaglie di carta paglia che ricordano le vecchie osterie, cestini realizzati con del pane intrecciato che contengono panini alle olive, alle noci, integrali.
Due sale, di cui una per non fumatori, sono separate dalla cucina, in cui Carlo, chef di origine sarda, prepara tutti i suoi piatti, senza dimenticare, di tanto in tanto, di uscire a conoscere i commensali, ascoltare le loro sensazioni gustative, per trarne consigli utili e annotare le loro preferenze. Il menu elenca: Antipasti, Pasta, Ciccia, E poi, Per la gola. In realtà c'è un altro menu, più vario, descritto a voce, che cambia quotidianamente secondo la disponibilità del mercato per garantire una cucina dai prodotti sempre freschi.
Ecco i recenti piatti autunnali da provare, tra gli antipasti: sformatino di formaggi con speck di Sauris e olio aromatizzato alla finocchiella, soppressata di polpo con patatine saltate e bacche di pepe rosa, crostoni lardo di conca e gamberoni; tra i primi: da non perdere tagliatelle con coniglio e olive, tortelli di pesto e ricotta secca con zucchine, zuppa ceci e porcini, maltagliati con fagioli all'occhio e totanetti; tra i secondi: cinghiale all'antica con polenta, filetto alla Rossini in cestino di pane, sfumato al Marsala con paté di fois gras, filetto Bombay con ratatouille di verdure, spezie indiane e senape; tra i dolci: salame di cioccolato con zabaione, sbrisolona con miele di corbezzolo e gelato alla vaniglia. Per i vini basta alzare gli occhi per veder rappresentate al meglio tutte le regioni d'Italia e poi ascoltare da Antonella i suggerimenti per l'abbinamento.



Roma del Gambero Rosso 2003

Osteria DOC
In una zona che pullula di locali e localini, il più delle volte di qualità discutibile, ecco finalmente un posto che offre buona cucina a prezzi onesti. Il menu non è particolarmente ampio ma le proposte non sono affatto scontate e tutte ben fatte. Il posto è accogliente gestito da giovani appassionati con tanta voglia di far bene.
Ma veniamo ai nostri assaggi: per iniziare tortino di verdure con hummus (buono) e insalata di gamberi. Poi, gustosi gli spaghetti con moscardini e olive di Gaeta e non da meno i ravioli ripieni di carciofi con ragù di verdure.
Tra i secondi cima di vitello tartufata al Marsala e filetto di chinina aromatizzato all'aceto balsamico cotto sapientemente e di ottima qualità. Interessante scelta di dessert e discreta lista di vini.
Voto 71, una forchetta.



Time Out Roma ottobre 2002


Osteria DOC
Nella "rive gauche" testaccina, fatta di locali di ogni tipo e tendenza (trattorie, discobar, sushibar, winebar, etnici, pizzerie) buone nuove giungono da questo DOC, il cui nome fa già presagire la tendenza e la passione nel servire bottiglie anche di pregio.
Ma quest'osteria bottiglieria (così i titolari Antonella Baraldi e Carlo Satta rispettivamente in sala e in cucina, amano definire il locale in cui operano), raccolta in una piccola sala informale ma curata col soffitto a volte, i tavoli in legno e le bottiglie ben esposte lungo tutto il perimetro, vi stuzzicherà con piatti legati al mercato e alla stagione, grazie ai quali lo Chef mostra di divertirsi molto con alcune divagazioni eterodossamente creative, legate al pesce fresco di giornata.
Polpettine di pesce alla marinara, soppressata di polpo con bacche di pepe rosa, spaghetti con gamberoni scalogno ciliegini e rosmarino, tagliatelle con ragù bianco alla Vernaccia di Oristano (Carlo è sardo), strozzapreti di vino e farino con pesto e straccetti, cinghiale all'antica con polenta "abbrustolita", dolci della casa con vino passito servito al bicchiere. Prezzi onesti e senza la vergognosa gabella del pane, servizio e coperto, nella quale molti affondano senza dignità alcuna.



Roma Sur La Terre estate 2002


Nuovi Locali & Ristoranti: DOC
E' il posto giusto per chi sa apprezzare la buona cucina e il buon vino. L'intenzione è quella di proporsi come enoteca dove sorseggiare vini degustando piatti sfiziosi e saporiti. Ma in realtà lo chef Carlo Satta dà un'impronta molto più gastronomica all'ambiente, realizzando una cucina italiana rivisitata, caratterizzata da tanti prodotti nostrani e da una forte stagionalità.
La carta è ridotta, sei primi e sei secondi, ma le proposte sono tutte particolare: dalle polpettine di pesce alla marinara all'insalatina tiepida di polpo fino al carpaccio di finocchiella e salmone fatto rigorosamente in casa e condito con olio di Laudario. Poi ci sono dei fuori menù, come il pesce spada affumicato, che ogni sera vengono ideati dalla fantasiosa creatività dello chef.
Meritano un po' di attenzione anche i dolci: la crema di limone, la crostata di frutta fresca, le fragole al Moscato, la torta di pere con scaglie di fondente, la mousse di menta e cioccolata. Circa 100 le etichette di vini, suggerite dalla sommelier Antonella Baraldi.



Repubblica Marzo 2002


Una grotta "DOC" ai profumi di pane, vino e cannella
Una luce deliziosa è spuntata a Testaccio: la piccola grotta del gusto di Antonella Baraldi (futura sommelier) e Carlo Satta, geniale chef sardo, uniti dalla passione di sfornare gioie e delizie a chi ama mangiare e bere bene.
Fede semplice, ma progetto complicato che i due giovani soci stanno realizzando invece con disinvoltura creando ogni sera varianti e costanti di qualità. Come i cesti "impagliati" con acqua e farina pieni di pane cotto a legna e la scelta sapiente di bottiglie doc.
Si comincia con carpaccio di baccalà, polpettine di pesce, tortino di verdura. Da lode il proseguo: risotto asparagi e Castelmagno, ravioli di carciofi al ragù di verdure. Chitarra alla Vernaccia.
Tutti da assaggiare i secondi, dal filetto all'aceto con frittelline di broccoli al sautè di gamberi su passatine di ceci fino all'agnello al forno con patate e carciofi trifolati.
Finale superlativo con torta di ricotta al vino e cannella e "tarte tatin" alle mele verdi.



Roma c'è ottobre 2002


Osteria Bottiglieria
Si definisce osteria, bottiglieria questo nuovo locale a Testaccio e forse all'inizio era quella l'intenzione dei proprietari, aprire una sorta di enoteca, come adesso se ne vedono molte in città, dove si beve, si chiacchiera con gli amici, gustando dei piati sfiziosi.
Sarà l'entrata dello chef Carlo Satta (ex Fauro), sarà l'attenzione e la simpatia con la quale Antonella Baraldi, sommelier accoglie i clienti, che il ristorante è un vero ritrovo per i buongustai.
Anche per il menù, l'idea era quella di fare una carta non troppo estesa con pochi piatti curati e realizzati con prodotti di qualità. Sicuramente grande attenzione viene prestata alla materia prima e alle regole delle stagioni, ma la fantasia dello chef ogni sera stupisce con i fuori programma. Si va dagli antipasti (polpettine di pesce alla marinara, fagioli in casseruola con petto d'oca), ai primi (vellutata di zucca con gamberi dorati, tonnarelli al ragù di gallinella e broccoli, strozzapreti con pesto e straccetti di manzo). Per i secondi si può scegliere tra il carrè di agnello al forno con trifolata di patate e carciofi o il guazzetto d'orata e crostacei. Infine per chiudere tra le dolci sorprese, la torta di pere con cioccolata calda fondente o la mousse di menta e cioccolata. Lodevole la cantina.
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