IL VINO IN ITALIA BIANCO O ROSSO?
E' la prima domanda che vi fa il cameriere al ristorante, senza saper quanto sia scandalosa per un
amante della buona tavola o per un bevitore esperto una domanda così a bruciapelo, senza aver ancora deciso prima cosa mangiare.
E' pero' vero che se avete gia' un'idea delle specialita' del luogo e del ristorante,
una risposta potete anche darla, altrimenti prima di ordinare il vino, sara' meglio informarsi
sulle specialita' culinarie del locale o chiedere la carta.
Ormai tutti sanno che il vino rosso a temperatura ambiente si accompagna bene con le carni e il
vino bianco servito fresco va abbinato con gli antipasti, i primi piatti e il pesce.
Per secoli l'accostamento cibo - vino e' stato completamente sconosciuto,
nel senso che in ogni regione, o meglio in ogni paese si beveva il vino locale a pranzo
e cena con qualsiasi piatto, e difficilmente chi veniva in possesso di altri
vini aveva l'accortezza di abbinarli a piatti particolari.
Ora pero' che tutti hanno a disposizione una scelta quasi infinita di vini,
non dobbiamo cadere nell'eccesso opposto, con regole ferree e tabu'
sicuramente eccessivi come quelle che prescrivono vino bianco fresco con tutto il pesce
o vino rosso a temperatura ambiente con tutte le carni e i formaggi e il divieto assoluto
di tenere al fresco i vini rossi o di bere vini con i dolci, la cioccolata o con la frutta .
Certo non si puo' abbinare il Barolo d'Asti o il Brunello di Montalcino alla sogliola alla
mugnaia, sarebbe non solo uno spreco ingiustificato ma anche un accostamento disgustoso...
meglio riservare questi vini alla cacciagione o agli arrosti o brasati...
Ne' si puo' gustare un piatto di polenta e cinghiale con un qualsiasi frizzantino... pero'
chi ci dice che un Labrusco o una Bonarda o un Grignolino serviti freschi, non si accompagnino
bene alle triglie alla livornese o al cacciucco?
Piatti di pesce, ma sostanziosi, con ottimi vini rossi poco corposi tenuti in fresco, per me e' un
abbinamento magnifico, soprattutto in estate....
E molti vini stravecchi e liquorosi vanno d'accordo con dolci e cioccolata e c'e' addirittura
chi li abbina a gusti forti come quello del Gorgonzola.
Il consiglio nostro e' di scegliere comunque vini che piacciono e di non aver paura di
cambiare vino durante il pasto, e quindi di iniziare con un bianco per gli antipasti e i primi, per poi
passare al rosso con gli arrosti e a un passito con i dolci.
Infatti non e' assolutamente vero che cambiare vino fa venire mal di testa,
ma caso mai e' l'eccessiva quantita' o la scarsa qualita' del vino a provocare disturbi.
Ma soprattutto il mio consiglio e' di provare in ogni regione a bere il vino locale, preferibilmente
un buon vino DOC, anche a tutto pasto, come si faceva una volta, e non dare retta a chi
pretenderebbe abbinamenti quasi impossibili come la cervella alla milanese con il rosato
(roscioletto) di Gubbio, come suggerisce uno dei nostri massimi esperti, perche' penso che a Gubbio
tutti bevono il rosatello a pranzo e cena, ma forse nessuno ha mai assaggiato la cervella alla milanese...
Quindi ho deciso di consigliarvi qualche abbinamento tra le mie ricette regionali
e i vini della stessa regione, e consiglio quindi anche voi di spedirmi oltre
alla ricetta regionale anche qualche consiglio per i vini piu' adatti ad accompagnarla, tenendo
conto di quanto detto, scegliete se possibile vini della vostra regione.
ECCO UN AIUTO PER SCEGLIERE I VINI
Vinit convivium www.vinit.net/convivium
è un sistema facile e veloce che vi permetterà di individuare immediatamente il giusto abbinamento per il vostro piatto preferito!
Per ogni vino visualizzato potrete esaminare la relativa scheda tecnica e le province di produzione...
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Ecco come funziona:
Prendiamo ad esempio le carni: ci appare una schermata su cui sono indicate diverse tipologie.
Se scegliamo ad esempio "cacciagione" ci apparirà l'elenco dei vini abbinabili ai vari tipi di cacciagione.
Ogni vino ha la sua scheda: se scegliamo il Barolo ecco apparire la sua scheda tecnica.
Facilissimo.... Non mi resta che augurarvi Buon appetito....
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